1. Perché dobbiamo impiegare ogni sforzo per conoscere Dio?
Dobbiamo sforzarci di conoscere Dio perché egli è «Colui che è», perché
siamo fatti da lui e per lui, e perché lui solo può soddisfare l'ansia di
infinito del cuore umano.
Tale conoscenza ha inizio con il catechismo e, spinta dall'amore, deve progredire
durante l'intera vita.
2. Possiamo conoscere Dio mediante la ragione?
Sì, con il lume naturale della ragione umana possiamo conoscere Dio. L'uomo
infatti ne è capace, perché è fatto a sua immagine e somiglianza e perché
tutto il creato ci parla del suo creatore.
Tale conoscenza, tuttavia, è molto limitata e non può essere paragonata
a quella che dà la luce della fede.
3. Perché Dio si è rivelato a noi nella storia?
Dio ha rivelato se stesso a noi, peccatori, nella storia affinché potessimo
conoscerlo tutti, con sicura certezza e senza errore; e inoltre affinché,
al di là dell'ordine naturale, scorgessimo i suoi misteri soprannaturali
e salvifici, che trascendono la portata di ogni intelligenza creata.
4. Dove è conservata la rivelazione divina?
La rivelazione divina è conservata nella Tradizione della Chiesa e nella
Sacra Scrittura. Le due costituiscono assieme un unico deposito sacro della
parola di Dio.
In esso, come in uno specchio, la Chiesa pellegrinante contempla Dio, e
lo annuncia senza mai esaurire il suo mistero ineffabile.
5. Che cos'è la Sacra Scrittura?
La Sacra Scrittura è l'insieme dei libri dell'Antico e del Nuovo Testamento,
che furono scritti sotto ispirazione dello Spirito Santo, e che, avendo
come autore Dio stesso, ci insegnano senza errore le verità di salvezza.
L'ufficio di interpretarla autenticamente appartiene al magistero della
Chiesa.
6. Conviene leggere la Bibbia?
Conviene leggere con perseveranza la Bibbia, il libro dei libri, e soprattutto
il Nuovo Testamento, perché in esso si compiono gli annunci e le prefigurazioni
dell'Antico. E, nel Nuovo Testamento, meritano la lettura più
assidua i quattro Vangeli, fedeli racconti storici della vita e della predicazione
di Gesù di Nazaret.
7. Come si fa a conoscere la Tradizione?
Per conoscere bene la Tradizione vivente della Chiesa, conviene leggere
-o almeno apprendere da altri - in primo luogo gli insegnamenti dei Padri
della Chiesa, nonché quelli dei dottori e dei santi, e le tante opere di
dottrina, di morale e di spiritualità che la Chiesa raccomanda.
8. Chi è Dio?
Dio, creatore del mondo, è un essere personale, uno e unico, infinitamente
perfetto, che esiste da sempre e per sempre con una realtà assoluta, santo
e adorabile in misura infinita, e che costituisce il primo principio e il
fine ultimo di tutto l'universo, che egli trascende in modo ineffabilmente
eccelso.
9. Qual'è il mistero centrale della fede cristiana?
Il mistero centrale della fede cristiana è la santissima Trinità: vi sono
tre Persone divine e un solo e unico Dio. Questo mistero è inaccessibile
alla sola ragione.
Laddove, però, non giunge la nostra comprensione giunge la nostra adorazione
del Dio uno e trino, che deve essere totale e costante.
10. Dio come ha creato il mondo?
Dio ha creato il mondo con un atto libero, non spinto da alcuna necessità
bensì per una scelta di generosità suprema. Lo ha creato dal nulla, cioè
non ha avuto bisogno di nulla di preesistente. E continua a creare in ogni
istante: altrimenti il mondo tornerebbe all'istante nel nulla.
11. Che cos'è la divina provvidenza?
La divina provvidenza è la cura amorosa e saggia con cui Dio governa e conduce
tutti gli avvenimenti del mondo e della storia verso il loro fine ultimo,
che è la sua gloria e il nostro bene.
La provvidenza si estende con soavissima sollecitudine fino al più piccolo
particolare dell'universo.
12. Come si spiega allora l'esistenza del male nel mondo?
Noi non conosciamo i disegni imperscrutabili della divina provvidenza; sappiamo
però che Dio non permetterebbe alcun male, se non per trarne, in modo misterioso,
un bene maggiore.
Perfino del peccato originale la Chiesa può cantare: o felice colpa, che
ha meritato un tale e così grande redentore!
13. Perché diciamo che Dio ha creato il cielo e la terra?
Dio ha creato il cielo e la terra - ossia tutte le cose - perché, fin dal
principio del tempo, creò dal nulla l'uno e l'altro ordine di creature,
quello spirituale e quello materiale, cioè gli angeli e il mondo terrestre;
e poi l'uomo, quasi partecipe dell'uno e dell'altro, composto di anima e
di corpo.
14. Chi sono gli angeli?
Gli innumerevoli angeli sono esseri puramente spirituali, che contemplano
la faccia di Dio in cielo e sono come l'aureola della sua gloria, e nel
disegno di salvezza svolgono missioni divine in favore degli uomini. La
nostra vita è piena della loro presenza invisibile.
15. Che cos'è l'uomo?
L'uomo è un animale razionale, cioè una persona unitaria composta di anima
e di corpo. La sua anima è spirituale, creata direttamente da Dio, possiede
intelligenza e volontà libera, ed è immortale.
Tutto nell'uomo, ancorché in modi diversi, è allo stesso tempo carnale e
spirituale.
16. Chi sono Adamo e Eva?
Adamo e Eva sono il primo uomo e la prima donna che Dio ha creato. Tutto
il genere umano discende da questa prima coppia. Dio li pose nel paradiso
terrestre, li colmò di beni preternaturali e soprannaturali e li sottopose
a una prova che avrebbero dovuto superare per ottenere l'eterna beatitudine.
17. Chi è il tentatore di Adamo e Eva?
Il tentatore di Adamo e Eva è Satana, un angelo caduto, il padre della menzogna
e l'omicida. Chiamiamo demoni o diavoli quegli angeli che, creati da Dio
naturalmente buoni, lo hanno radicalmente e irrevocabilmente rifiutato,
trasformandosi da se stessi in malvagi e portatori della malvagità nel mondo.
18. Perché chiamiamo «peccato originale» il peccato di Adamo nel paradiso
terrestre?
Chiamiamo «peccato originale» il peccato di Adamo nel paradiso perché Adamo
l'ha commesso come capo e progenitore della stirpe umana: tutti abbiamo
peccato in lui. Perciò la macchia di questo peccato si trasmette per propagazione
a tutto il genere umano con le sue enormi conseguenze.
19. Quali conseguenze ha avuto per l'uomo il peccato originale?
Il peccato originale ha privato l'uomo della grazia soprannaturale o amicizia
con Dio. Ha introdotto nel mondo il dolore e la morte, ha distrutto l'armonia
interiore dell'uomo e dell'intera creazione. Infine ha intaccato la natura
umana, anche se non l'ha interamente corrotta.
20. Come e perché il Figlio di Dio è venuto nel mondo?
Il Figlio di Dio è sceso dal cielo per noi uomini e per la nostra salvezza,
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo. Dio si è fatto uomo per fare l'uomo Dio. La natura umana,
per opera della grazia, è ormai partecipe della divinità.
21. Come sappiamo che Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo?
Sappiamo che Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo perché egli stesso ce lo
ha rivelato con parole e opere di suprema verità, confermate da molteplici
segni divini, fra cui i suoi prodigiosi miracoli, e infine dalla sua gloriosa
risurrezione dai morti.
22. Come confessa la Chiesa il dogma dell'incarnazione?
La Chiesa confessa il dogma dell'incarnazione affermando che la natura umana
di Cristo è stata assunta dalla seconda persona della santissima Trinità.
Gesù Cristo ha due nature, quella divina e quella umana, non confuse ma
unite nell'unica persona del Figlio di Dio.
23. Chi è la Vergine Maria?
La Vergine Maria, benedetta fra tutte le donne, è la singolare creatura
che Dio ha scelto come madre del Verbo incarnato: Madre di Dio e Madre della
Chiesa; colei che, per essere la madre del Salvatore, fu colmata di tali
doni e ricchezze di santità che la rendono degna dell'amore più grande.
24. Come si può riassumere l'itinerario della vita cristiana?
L'itinerario della vita cristiana si può riassumere così: vivere in Cristo,
patire e morire con Cristo, per risuscitare con Cristo. Tutta la nostra
vita soprannaturale è una continua e interminabile identificazione con Cristo,
perché egli vive oggi ed è lo stesso nei secoli dei secoli.
25. La morte di Cristo ha carattere di sacrificio?
Sì, la morte di Cristo, atto di espiazione e di obbedienza perfetta al Padre,
è il sacrificio pasquale unico e sovrabbondante della Nuova Alleanza, che
compie la redenzione definitiva degli uomini e restituisce loro la comunione
con Dio.
26. Perché è necessaria l'azione dello Spirito Santo in noi?
Per essere in contatto con Cristo e riconoscere in lui il Signore bisogna
dapprima essere stati toccati dallo Spirito Santo. È lui che ci precede
e suscita in noi la fede. In forza dell'acqua e dello Spirito nasciamo alla
nuova vita in Dio.
27. Quale missione ha lo Spirito Santo nella Chiesa?
Lo Spirito Santo è l'anima della Chiesa. Cristo, capo del corpo, diffonde
lo Spirito Santo nelle sue membra, e questi edifica, anima e santifica la
Chiesa. Da ciò derivano le proprietà più soprannaturali della Chiesa: l'infallibilità,
l'indefettibilità, la santità.
28. Come viene definita la Chiesa?
La Chiesa è il popolo di Dio sulla terra, o la società visibile fondata
da Gesù Cristo sulla roccia di Pietro e costituita da tutti i battezzati
che professano la medesima fede, si santificano con i medesimi sacramenti
e obbediscono alla medesima autorità apostolica che succede a Pietro.
29. Quali sono i tre stati della Chiesa?
I tre stati della Chiesa sono la Chiesa militante o pellegrina sulla terra,
la Chiesa che si purifica nel purgatorio e la Chiesa trionfante del cielo.
Questi tre stati, però, costituiscono una sola Chiesa, cioè un solo corpo
di Cristo.
30. Perché diciamo che la Chiesa è indefettibile?
La Chiesa è indefettibile perché, pellegrinando nella storia tra le persecuzioni
del mondo e le consolazioni di Dio, essa giungerà alla consumazione dei
secoli intatta, essenzialmente identica a se stessa, per riunirsi definitivamente
con la Chiesa trionfante del cielo.
31. Quali sono i quattro attributi della Chiesa?
I quattro attributi o tratti essenziali della Chiesa, ricevuti da Cristo,
sono i seguenti: la Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica. Tali caratteristiche
sono riconosciute dalla fede, e tuttavia sono anche segni storici attraverso
i quali la ragione umana può riconoscere la vera Chiesa.
32. Perché fuori della Chiesa non c'è salvezza?
Fuori della Chiesa non c'è salvezza perché ogni salvezza umana viene da
Cristo capo per mezzo della Chiesa che è il suo corpo. Non possono, dunque,
salvarsi coloro che, pur sapendo che la Chiesa cattolica è stata fondata
come necessaria alla salvezza, non vogliono entrare in essa o in essa perseverare.
33. Perché la Chiesa cattolica è per sua natura missionaria ed evangelizzatrice?
La Chiesa cattolica è per sua natura missionaria ed evangelizzatrice
perché, per mandato di Cristo, ha il diritto e il dovere di predicare il
Vangelo a tutti gli uomini. Dio vuole la salvezza di tutti attraverso la
conoscenza della verità che è stata affidata in forma completa alla Chiesa
cattolica.
34. Tutti i fedeli, dunque, devono essere apostoli?
La missione universale di predicare il Vangelo e di fare discepoli tra tutte
le genti non è stata affidata da Cristo alla sola gerarchia, bensì a tutta
la Chiesa. Tutti i fedeli cristiani, perciò, devono essere apostoli e cercare
di avvicinare a Cristo le persone che passano loro accanto.
35. Perché veneriamo la Vergine come Madre della Chiesa?
Veneriamo la Vergine come Madre della Chiesa poiché ella è la Madre del
Cristo totale, capo e membra. Il Figlio ce la diede come madre ai piedi
della croce e tutti i battezzati, nascendo in Cristo, sono figli di Maria
e ricorrono alla sua materna protezione.
36. Come e quando speriamo che avverrà la risurrezione della carne?
Noi crediamo e speriamo che Dio alla fine dei tempi, nella sua onnipotenza,
in un modo che supera le possibilità della nostra immaginazione e del nostro
intelletto, risusciterà questi stessi corpi mortali coi quali ora viviamo,
affinché partecipiamo con anima e corpo alla sua gloria infinita. Il corpo
glorioso dei beati in paradiso avrà delle proprietà indescrivibili .
37. Che cosa sappiamo della morte?
La morte è la separazione dell'anima dal corpo e il termine della vita terrena.
A causa del peccato, la morte è un fatto doloroso; ma, grazie a Cristo,
si trasforma in nascita eterna, in vita incorruttibile. Il far memoria della
nostra mortalità serve a ricordarci che abbiamo i giorni contati per santificarci.
38. Che cosa sono il giudizio particolare e il giudizio finale?
Il giudizio particolare avverrà immediatamente dopo la morte; il giudizio
finale avverrà alla fine dei tempi. Nel primo sarà messa a nudo la verità
di ogni singola anima dinanzi a Dio; il secondo illuminerà la totalità della
storia umana. Tutta la nostra vita deve essere una preparazione al giudizio
di Dio.
39. Chi sono i condannati all'inferno?
Sono condannati all'inferno coloro che muoiono in stato di peccato mortale,
senza essersene pentiti e senza accogliere l'amore misericordioso di Dio.
L'inferno consiste nella terribile separazione eterna da Dio. Questa verità
mostra l'assoluta serietà della vita umana, ed è un pressante invito a una
conversione continua.
40. Che cos'è il purgatorio?
Il purgatorio è la purificazione cui sono sottoposti dopo la loro morte
coloro che si sono salvati, ma che sono imperfettamente purificati, al fine
di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia eterna del cielo.
Il cristiano, chiamato alla santità, potrebbe purificarsi completamente
ora, in questo mondo.
41. Chi sono i premiati con il cielo?
Sono premiati con il cielo coloro che muoiono in grazia di Dio e sono perfettamente
purificati. Il cielo supera ogni possibilità di immaginazione; consiste
essenzialmente nel vedere Dio faccia a faccia, così come egli è: stato di
felicità suprema che realizza le aspirazioni più profonde del cuore umano.
42. Che cosa sono i sacramenti?
I sacramenti sono segni sensibili, istituiti da nostro Signore Gesù Cristo
e da lui affidati alla Chiesa, che conferiscono la grazia che significano.
43. Come agiscono i sacramenti?
I sacramenti agiscono ex opere operato, cioè per la forza intrinseca del
sacramento: in virtù del potere salvifico di Cristo, indipendentemente dalla
santità personale dell'uomo che lo amministra o riceve. Tuttavia il frutto
di ogni sacramento dipende anche dalle disposizioni di colui che lo riceve.
44. Che cos'è il Battesimo?
Il Battesimo è il vestibolo d'ingresso alla vita soprannaturale e la porta
che apre l'accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati
dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo,
siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione.
45. Che cos'è la Confermazione?
È quel sacramento dell'iniziazione cristiana necessario per il rafforzamento
della grazia battesimale, nella quale ci «conferma»; ci vincola più perfettamente
alla Chiesa e ci arricchisce di una speciale forza dello Spirito Santo.
46. Che cos'è l'Eucaristia?
L'Eucaristia è, insieme, sacrificio e sacramento. Sotto i segni del pane
e del vino ri-presenta il sacrificio di Gesù Cristo, e contiene veramente,
realmente, sostanzialmente Cristo tutto intero con il suo corpo, il suo
sangue, con l'anima e la divinità.
47. Che cos'è la Penitenza?
La penitenza è il sacramento mediante cui è accordato il perdono dei peccati
commessi dopo il battesimo.
È chiamato anche sacramento della conversione, della confessione o della
riconciliazione.
48. Che cos'è l'Unzione degli infermi?
È il sacramento che ha per scopo di conferire una grazia speciale al cristiano
che sperimenta le difficoltà inerenti allo stato di malattia grave o alla
vecchiaia.
49. Che cos'è il sacramento dell'Ordine?
L'ordine è il sacramento che, per l'imposizione delle mani del vescovo e
la preghiera consacratoria, integra nell'ordine dei vescovi, dei presbiteri
o dei diaconi e conferisce un dono dello Spirito Santo che permette di esercitare
una potestà sacra nella Chiesa.
50. Che cos'è il matrimonio nell'ordine naturale?
Nell'ordine naturale il matrimonio è un'alleanza tra l'uomo e la donna per
tutta la vita, ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione ed educazione
della prole. Questo vincolo è di origine divina ed è regolato da leggi sue
proprie che non dipendono dall'arbitrio umano.
51. Che cos'è il matrimonio nell'ordine soprannaturale?
Nell'ordine soprannaturale il matrimonio è un sacramento che è segno
dell'unione di Cristo con la Chiesa. Il vincolo coniugale viene assunto
nell'amore divino e gli sposi sono chiamati a santificarsi nella vita familiare.
Fra cristiani il matrimonio non è valido se non è sacramento.
52. Il matrimonio è ordinato alla fecondità?
Si: il matrimonio è ordinato alla procreazione e all'educazione della prole,
e in essa trova il coronamento.
I genitori, dunque, devono accogliere generosamente come una benedizione
speciale di Dio i figli che egli voglia loro inviare e li educheranno sapendo
di esserne i primi e principali educatori.
53. Che cosa sono i sacramentali?
I sacramentali sono segni sacri istituiti dalla Chiesa, che a differenza
dei sacramenti non conferiscono la grazia ma, per intercessione della Chiesa,
dispongono a riceverne i frutti.
Fra i sacramentali ci sono soprattutto le benedizioni, come la benedizione
della mensa o l'acqua benedetta.
54. Che cos'è la virtù?
La virtù è una disposizione abituale che ci inclina a fare il bene in modo
più facile, più pronto e più gioioso in un determinato campo morale.
Il progresso dell'anima non consiste nel compiere atti sporadici, ma nella
crescita delle virtù. Il cristiano, chiamato alla santità, lotta per praticare
le virtù in grado eroico.
55. Quali sono le virtù cardinali?
Le virtù cardinali sono quattro. La prudenza ci dispone a discernere in
ogni circostanza il nostro vero bene. La giustizia è la volontà costante
di dare a ciascuno ciò che gli è dovuto. La fortezza assicura la costanza
nella ricerca del bene difficile. La temperanza modera l'attrattiva dei
piaceri sensibili.
56. Che cosa sono le virtù teologali?
Le virtù teologali sono le virtù che hanno come origine, causa e oggetto
Dio stesso: la fede, la speranza e la carità. Animano tutto l'agire del
cristiano. Sono infuse da Dio nella nostra anima perché possiamo vivere
una vita divina già sulla terra.
57. Che cos'è la fede?
La fede è la virtù teologale per la quale noi crediamo in Dio e in tutto
ciò che egli ci ha rivelato e che la Chiesa ci propone da credere. Il giusto
vive di fede, quasi stesse vedendo ciò che non è visibile, e non secondo
la mera sapienza del mondo.
58. Che cos'è la speranza?
La speranza è la virtù teologale per la quale desideriamo il cielo, appoggiandoci
non sulle nostre forze ma sull'infinita misericordia divina. Come anticipo
della felicità eterna, la speranza ci dà slancio, ci infonde ottimismo nei
momenti di scoraggiamento e dilata il cuore nell'attesa della beatitudine
eterna.
59. Che cos'è la carità?
La carità è la virtù teologale per la quale amiamo Dio sopra ogni cosa,
e il nostro prossimo come noi stessi.
Se non abbiamo la carità non siamo nulla: essa è il vincolo della perfezione
e la forma e l'anima di tutte le altre virtù.
60. Che cosa sono i doni dello Spirito Santo?
I doni dello Spirito Santo sono disposizioni permanenti che rendono l'uomo
docile a seguire le mozioni dello Spirito Santo nell'anima. I sette doni
sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor
di Dio. Da essi deve essere permeata la vita di tutti i cristiani.
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