B. V. Maria dell'Annunciazione (Annunziata)
- Patrona della FSE -
Il 25 luglio 1984, nella Cattedrale di Nôtre Dame di Parigi, le Guide e
gli Esploratori d’Europa radunati nel loro primo Eurojamboree, hanno recitato
tutti insieme questo Atto di Affidamento, con il quale l’intera Federazione
dello Scoutismo Europeo ha scelto come speciale protettrice la Madonna sotto
il titolo *Nostra Signora dell’Annunciazione + che da allora orienta come
la stella il loro cammino verso Gesù. La festa dell’Annunciazione, il 25
marzo, ha per l’Associazione una speciale importanza.
- Festa I Classe: 25 Marzo
B. V. Maria del Divino Aiuto
- Copatrona del Gruppo Valdera 1° -
L’immagine della Madonna del Divino Aiuto è testimoniata a Pontedera da
oltre due secoli. Un dipinto precedente all’attuale era forse collocato
nel casotto sul ponte, oggi rappresentato nello stemma comunale. Il ponte,
in legno e muratura, precedeva quello napoleonico, andato distrutto con
la 2° Guerra Mondiale. La Madonna del Divino aiuto venne traslata poi nella
piccola chiesetta alla scesa del ponte, oggi ridotta a rudere sempre a causa
dei bombardamenti. Con la consacrazione della nuova chiesa di San Giuseppe
(fine anni ’50) in Oltrera, Il dipinto fu posto nella cappella sud che da
Essa prende il nome. L’immagine è considerata miracolosa e le guarigioni
sono testimoniate dai numerosi ex-voto.
- Altri Patronati: Copatrona Parrocchia di San Giuseppe
- Festa: fine Settembre, inizio Ottobre
San Michele Arcangelo
Comandante delle Milizie celesti
- Patrono di tutti gli scout e guide della Valdera, del Gruppo Valdera
1° e del Riparto Esploratori -
San Michele, "chi come Dio?", è capo supremo dell'esercito celeste, degli
angeli fedeli a Dio. Antico patrono della Sinagoga oggi è patrono della
Chiesa Universale, che lo ha considerato sempre di aiuto nella lotta contro
le forze del male.
Etimologia: Michele = "Chi come Dio?", dall'ebraico.
- Altri Patronati: San Michele è patrono della Cavalleria insieme a San
Giorgio. Polizia. Fin dal 1922 egli è il santo degli scout pontederesi.
- Festa I Classe: 29 Settembre, Dedicazione
- Emblema: Spada, Bilancia
San Giovanni Battista
Profeta e martire
- Patrono del Gruppo Calcinaia 1° -
Giovanni Battista è l'unico santo, oltre la Madre del Signore, del quale
si celebra sia la nascita che la morte. Fu il più grande fra i profeti perché
riconobbe di fronte al popolo l'Agnello di Dio che toglie il peccato del
mondo. Giovanni è il Precursore del Cristo. Il battesimo di penitenza che
accompagna l'annunzio degli ultimi tempi rappresenta il nuovo Battesimo
secondo lo Spirito. La festività della sua nascita cade tre mesi dopo l'annunciazione
e sei prima del Natale e risponde alle indicazioni del vangelo di Luca.
Giovanni porta a termine la sua missione di precursore con il martirio.
Il Re Erode Antipa lo imprigionò nella fortezza di Macheronte ad Oriente
del Mar Morto e lo fece decapitare per accontentare il volere della bella
Salomè.
- Etimologia: Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico.
- Altri Patronati: è intitolata al Battista la pieve di Calcinaia per cui
fin dal 1995 è patrono del Gruppo FSE Calcinaia 1° che porta il suo nome.
Giovanni è inoltre patrono dei: Monaci e della città di Firenze.
- Festa di I Classe: 24 Giugno, Natività
- Festa di III Classe: 29 Agosto, Decollazione
- Emblema: Agnello, Ascia
San Giuseppe
Sposo della Beata Vergine Maria
- Copatrono del Gruppo Valdera 1° -
Giuseppe è l'ultimo patriarca che riceve le comunicazioni del Signore attraverso
l'umile via dei sogni. Come l'antico Giuseppe della Bibbia, egli è l'uomo
giusto e fedele (Mt 1,19) che Dio ha posto a custode della sua casa. Egli
collega Gesù, re messianico, alla discendenza di Davide. Sposo di Maria
e padre putativo, guida la Sacra Famiglia nella fuga e nel ritorno dall'Egitto,
rifacendo il cammino dell'Esodo. Pio IX lo ha dichiarato patrono della Chiesa
universale.
- Etimologia: Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall'ebraico
- Altri Patronati: San Giuseppe è il santo dei Padri, Carpentieri, Lavoratori,
Moribondi, Economi, Procuratori Legali. E’ intitolata a San Giuseppe la
Parrocchia di Oltrera in Pontedera, per questo motivo è stato scelto come
copatrono del nuovo Gruppo FSE Valdera 1°
- Festa I Classe: 19 Marzo
- Emblema: Il bastone che fiorisce in un giglio
San Paolo di Tarso
Apostolo delle Genti
- Patrono dei Rover e delle Scolte -
Paolo, scelto come apostolo dal Cristo stesso sulla via di Damasco, dopo
la salita al cielo del Messia, diventò o strumento per portare il Vangelo
davanti a tutti popoli, è il più grande missionario di tutti tempi, l'apostolo
delle genti, colui che insieme a Pietro far risuonare il messaggio evangelico
nel mediterraneo. Gli apostoli Pietro e Paolo sigillarono con il martirio
a Roma, verso l'anno 67, la loro testimonianza al Gesù.
- Etimologia: Paolo = piccolo, dal latino.
- Altri Patronati: Patrono dei Vescovi, Missionari e, con San Pietro, della
città di Roma.
- Festa I Classe 29 Giugno, martirio (insieme con San Pietro)
- Festa di III Classe: 25 Gennaio, Conversione
- Emblema: Spada
San Giorgio di Lydda
Martire
- Patrono degli Scout di tutto il mondo e della FSE -
Giorgio, il cui sepolcro è a Lidda (Lod) presso Tel Aviv in Israele, venne
onorato, almeno dal IV secolo, come martire di Cristo in ogni parte della
Chiesa. La tradizione popolare lo raffigura come il cavaliere che affronta
il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno.
La sua memoria è celebrata in questo giorno anche nei riti siro e bizantino.
(Mess. Rom.)
La Chiesa d'Oriente lo chiama "il grande martire" (megalo-martire) e ogni
calendario cristiano l'ha incluso nell'elenco dei santi. S. Giorgio, oltre
ad avere dato il nome a città e a paesi.
Questo culto straordinario ha origini molto antiche poiché il suo sepolcro
a Lydda (oggi Lud), in Palestina, dove il martire venne decapitato all'inizio
del IV secolo, era meta di pellegrini già all'epoca delle crociate, quando
il sultano Saladino vi fece abbattere la chiesa eretta in suo onore.
Narra la leggenda che un orribile drago uscisse di tanto in tanto dal fondo
di un lago e si appressasse alle mura della città recandovi la morte col
suo pestifero alito. Per tenere lontano tanto flagello, le popolazioni del
luogo offrivano al mostro giovani vittime, estratte a sorte.
Un giorno toccò alla figlia del re offrirsi in pasto al drago. Il monarca,
che nulla poté fare per evitare questa orribile sorte alla tenera figliola,
l'accompagnò in lacrime alle rive del lago. La principessa pareva irrimediabilmente
votata all'atroce fine, quando in suo aiuto accorse un coraggioso cavaliere
proveniente dalla Cappadocia, il suo nome era Giorgio.
Il prode guerriero sguainò la sua spada e ridusse il terrificante drago
come un mite agnellino, che la giovinetta portò al guinzaglio dentro le
mura della città, ormai inoffensivo, tra lo stupore di tutti gli abitanti
che si serravano in casa spaventati.
Il misterioso cavaliere li rassicurò, gridando loro di essere venuto a vincere
il drago in nome di Cristo, perché si convertissero e fossero battezzati
Condannato a morte per aver rinnegato gli dei dell'impero, i carnefici sperimentarono
sul suo corpo i più atroci tormenti. Pareva fatto di ferro. Di fronte al
suo invitto coraggio e alla sua fede si convertì la stessa moglie dell'imperatore.
Molti cristiani, pavidi di fronte alle minacce dei carnefici, trovarono
la forza di rendere testimonianza a Cristo con l'estremo olocausto della
loro vita. Infine anche S. Giorgio piegò la testa sulla colonna e una spada
tagliente pose fine alla sua ancor giovane vita.
- Etimologia: Giorgio = che lavora la terra, dal greco
- Altri Patronati: Storico patrono della Cavalleria insieme a San Michele,
San Giorgio è il patrono dell’Inghilterra, della Lituania, del Portogallo
e delle città di Genova e Ferrara. San Giorgio fu scelto dallo stesso B.-P.
come patrono di tutti gli scout del mondo, per il suo coraggio di cavaliere;
egli è patrono in particolare della Branca Esploratori
- Festa (Memoria): 23 Aprile
- Emblema: il Drago, la Palma e lo Stendardo con la croce rossa in campo
bianco
San Francesco d'Assisi
Confessore - Assisi, 1182 - Assisi, la sera del 3 ottobre 1226
- Patrono d'Italia, dei Lupetti e delle Coccinelle -
Da una vita giovanile spensierata e mondana, dopo aver usato misericordia
ai lebbrosi, si convertì al Vangelo e lo visse con estrema coerenza, in
povertà e letizia, seguendo il Cristo umile, povero e casto, secondo lo
spirito delle beatitudini. Insieme ai primi fratelli che lo seguirono, attratti
dalla forza del suo esempio, predicò per tutte le contrade l'amore del Signore,
contribuendo al rinnovamento della Chiesa. Innamorato del Cristo, incentrò
nella contemplazione del Presepe e del Calvario la sua esperienza spirituale.
Portò nel suo corpo i segni della Passione. Il lui come nei più grandi mistici
si reintegrò l'armonia con il cosmo, di cui si fece interprete nel cantico
delle creature. Fu ispiratore e padre delle famiglie religiose maschili
e femminili che da lui prendono il nome. Pio XII lo proclamò patrono d'Italia
il 18 giugno 1939. (Mess. Rom.)
- Etimologia: Francesco = libero, dall'antico tedesco
- Altri Patronati: California, Città di San Francisco, Ecologisti, Animali,
Uccelli, Commercianti
- Festa di I Classe: 4 Ottobre.
- Emblema: Lupo, Uccelli
Santa Chiara d'Assisi
Vergine - Assisi, 1193/1194 - Assisi, 11 agosto 1253
- Patrona delle Coccinelle -
Aveva appena dodici anni Chiara quando Francesco d'Assisi compì nella
pubblica piazza il gesto di spogliarsi di tutti i vestiti per restituirli
al padre Bernardone. Conquistata dall'esempio di San Francesco, la giovane
Chiara, della nobile e ricca famiglia degli Offreducci, sette anni dopo
lo raggiunse alla Porziuncola. Fondò l'Ordine femminile delle «povere recluse
di San Damiano» (chiamate in seguito Clarisse) di cui fu nominata badessa
e di cui Francesco dettò una prima Regola. Chiara scrisse poi la Regola
definitiva chiedendo ed ottenendo da Gregorio IX il «privilegio della povertà».
Per aver contemplato, in una Notte di Natale, sulle pareti della sua cella
il presepe e i riti delle funzioni solenni che si svolgevano a Santa Maria
degli Angeli, è stata scelta da Pio XII quale protettrice della televisione.
Erede dello spirito francescano, si preoccupò di diffonderlo, distinguendosi
per il culto verso il SS. Sacramento che salvò il loro convento dai Saraceni.
- Etimologia: Chiara = trasparente, illustre, dal latino
- Altri Patronati: Televisione
- Festa di III Classe: 12 agosto
- Emblema: Giglio, Ostia
Santa Caterina da Siena
Vergine, Dottore della Chiesa - Siena, 25 marzo 1347 - Roma, 29 aprile
1380
- Patrona d'Europa, d'Italia, delle Scolte -
Entrata nelle domenicane mantellate, Caterina condusse una vita di penitenza
e di carità verso i condannati e gli infermi. Portata al misticismo, ricevette
le stigmate. Entrò in contatto con grandi personalità tra le quali il Papa
Gregorio XI che convinse a riportare la sede pontificia da Avignone a Roma
e dal quale ottenne diverse concessioni a favore del proprio Ordine. Le
sue opere più importanti ci offrono una sintesi dell’esperienza domenicana,
agostiniana, francescana e mistica con cui entrò in contatto, ravvivata
dalla sua mente illuminata dall’intima unione con Dio.
- Etimologia: Caterina = donna pura, dal greco
- Altri Patronati: Siena
- Festa di I Classe: 29 Aprile
- Emblema: Anello, Giglio
Santa Ubaldesca Taccini
Vergine - Calcinaia (Pisa), 1136 - Pisa, 28 maggio 1206
- Copatrona del Gruppo Calcinaia 1°, Patrona del Fuoco -
Ubaldesca nasce a Calcinaia nel 1136 da genitori di umile condizione. Figlia
unica, fin da giovane seppe mostrarsi umile e devota nei confronti dei genitori
e di Gesù. Solerte nella pratica della preghiera, accompagnata spesso dal
digiuno, la santa pisana si distinse soprattutto per la carità esercitata
verso i poveri.
Chiamata dal Signore ad entrare nell'ordine gerosolomitano di San Giovanni
(istituito nel 1099 in Gerusalemme presso la Chiesa di san Giovanni Battista
- oggi Ordine di Malta) all'età di 15 anni lasciò Calcinaia per la città
di Pisa, fermandosi nella Chiesa del Santo Sepolcro (costruita sul lungarno
nei primi anni del secolo XII dall'architetto pisano Diotisalvi).
Per tutti i 55 anni di vita religiosa, Ubaldesca praticò nel monastero e
nello "Spedale" della città l'umiltà e la carità, mortificando di continuo
il suo corpo con digiuni intensi e prolungati. La santa pisana operò miracoli
già in vita e, dopo la morte avvenuta il 28 maggio 1206 festa della Santissima
Trinità, si moltiplicarono le guarigioni straordinarie legate al suo nome.
Santa Ubaldesca Taccini è una santa che segnò profondamente la vita spirituale
di Pisa nei secoli XII-XIII, insieme con Santa Bona, San Guido della Gherardesca
e San Ranieri. In un periodo storico che vide la Repubblica Marinara di
Pisa dominare il Mediterraneo e i suoi cittadini godere di una ricchezza
particolare, la santa propose un modello di vita fedele al messaggio di
povertà e di rinuncia predicato da Gesù.
- Etimologia: spirito ardito, dal tedesco.
- Altri Patronati: la santa pisana è patrona dell’Ordine di Malta e di Calcinaia.
Dal 1995 il Fuoco FSE Calcinaia 1° porta il suo nome.
- Festa (Memoria): 28 Maggio
- Emblema: Il colore giallo, l’abito e la Croce a otto punte dell’Ordine
di Malta.
Santa Giovanna d'Arco
- Patrona delle Guide e del Riparto Femminile -
Vergine - detta la Pulsella di Orleans, Domrémy (Indre-et-Loire, Francia),
c.a 1412 - Rouen (Francia), 30 Maggio 1431
Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per
seguire il volere di Dio, rivelatole da voci misteriose (identificate in
San Michele e Santa Caterina d’Alessandria), secondo il quale avrebbe dovuto
liberare la Francia dagli Inglesi. Presentatasi alla corte di Carlo VII,
ottenne dal re di poter cavalcare alla testa di un'armata e, incoraggiando
le truppe con la sua ispirata presenza, riuscì a liberare Orleans e a riportare
la vittoria di Patay. Lasciata sola per la diffidenza della corte e del
re, Giovanna non poté condurre a termine, secondo il suo progetto, la lotta
contro gli Anglo-Borgognoni; fu dapprima ferita alle porte di Parigi e nel
1430, mentre marciava verso Compiegne, fatta prigioniera dai Borgognoni,
che la cedettero agli Inglesi. Tradotta a Rouen davanti a un tribunale di
ecclesiastici, dopo estenuanti interrogatori fu condannata per eresia ed
arsa viva. Nel 1456 un nuovo processo la assolse completamente dalle accuse
e nel 1920 il papa Benedetto XV l’ha proclamata santa.
- Etimologia: Giovanna = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico.
- Altri Patronati: di Francia. Il Riparto femminile porta il suo nome.
- Festa (Memoria): 30 Maggio
- Emblema: Giglio
I SANTI PATRONI D'EUROPA
San Benedetto da Norcia
Abate - Norcia (Perugia), ca. 480 - Montecassino (Frosinone), 21 marzo
543/560
E' il patriarca del monachesimo occidentale. Dopo un periodo di solitudine
presso il sacro Speco di Subiaco, passò alla forma cenobitica prima a Subiaco,
poi a Montecassino. la sua Regola, che riassume la tradizione monastica
orientale adattandola con saggezza e discrezione al mondo latino, apre una
via nuova alla civiltà europea dopo il declino di quella romana. In questa
scuola di servizio del Signore hanno un ruolo determinante la lettura meditata
della parola di Dio e la lode liturgica, alternata con i ritmi del lavoro
in un clima intenso di carità fraterna e di servizio reciproco. Nel solco
di San Benedetto sorsero nel continente europeo e nelle isole centri di
preghiera, di cultura, di promozione umana, di ospitalità per i poveri e
i pellegrini. Paolo VI lo proclamò patrono d'Europa (24 ottobre 1964). La
sua memoria, a causa della Quaresima, è stata trasferita dalla data tradizionale
del 21 marzo, ritenuto il giorno della sua morte, all'11 luglio, giorno
in cui fin dall'alto Medioevo in alcuni luoghi si faceva un particolare
ricordo del santo. (Mess. Rom.)
- Etimologia: Benedetto = che augura il bene, dal latino
- Altri Patronati: Monaci, Speleologi, Architetti, Ingegneri
- Festa di III Classe: 21 Marzo (11 luglio, secondo il nuovo calendario)
- Emblema: Bastone pastorale, Coppa, Corvo imperiale
Santi Cirillo e Metodio
Cirillo: Monaco, apostolo degli Slavi - Tessalonica (attuale Salonicco,
Grecia), inizio sec. IX - Roma, 14 febbraio 869
Metodio: Vescovo, apostolo degli Slavi - Tessalonica (attuale Salonicco,
Grecia), inizio sec. IX - Velehrad, Cecoslovacchia, 6 aprile 885
Cirillo e Metodio, fratelli nel sangue e nella fede, nati a Tessalonica
(attuale Salonicco, Grecia) all’inizio del sec. IX, evangelizzarono i popoli
della Pannonia e della Moravia. Crearono l’alfabeto slavo e tradussero in
questa lingua la Scrittura e anche i testi della liturgia latina, per aprire
ai nuovi popoli i tesori della parola di Dio e dei Sacramenti. Per questa
missione apostolica sostennero prove e sofferenze di ogni genere. Papa Adriano
II accreditò la loro opera, confermando la lingua slava per il servizio
liturgico. Metodio, consacrato vescovo di Sirmio (Serbia) e nominato legato
presso gli Slavi, morì a Velehrad (Rep. Ceca) il 6 aprile 885. Giovanni
Paolo II con la lettera apostolica "Egregiae virtutis" del 31 dicembre 1980
li ha proclamati, insieme a San Benedetto abate, patroni d'Europa. (Mess.
Rom.)
- Etimologia: Cirillo = che ha forza, signore, dal greco -
- Festa:14 febbraio
- Emblema: Bastone pastorale
Santa Brigida di Svezia
Religiosa, fondatrice - Finsta, Uppsala (Svezia), giugno 1303 – Roma,
23 luglio 1373
Madre di otto figli fra i quali santa Caterina di Svezia, rimasta vedova
si dedicò totalmente alla vita ascetica e contemplativa. Terziaria francescana,
diede origine al nuovo ordine del santo Salvatore. La passione di Gesù fu
al centro delle sue esperienze mistiche. Morì a Roma il 23 luglio 1373.
Il progetto della fondatrice ebbe l'appoggio del re di Svezia e si attuò
in ben 78 monasteri in tutt'Europa, nonostante le rigide regole geometriche.
L'ordine fu approvato nel 1349 da Urbano V. Brigida venne canonizzata nel
1391, 18 anni dopo la morte. (Avvenire)
- Etimologia: Brigida (come Brigitta) = alta, forte, potente, dall'irlandese
- Altri Patronati: Svezia
- Festa: 23 luglio
- Emblema: Croce, penna.
Santa Caterina da Siena
- Vedi Sopra -
Santa Teresa Benedetta della Croce
Martire - Al secolo Edith Stein, Breslavia, 12 ottobre 1891 - Auschwitz,
9 agosto 1942
Edith Stein nasce a Breslavia, capitale della Slesia prussiana, il 12
ottobre 1891, da una famiglia ebrea di ceppo tedesco. Allevata nei valori
della religione israelitica, a 14 anni abbandona la fede dei padri divenendo
atea. Studia filosofia a Gottinga, diventando discepola di Edmund Husserl,
il fondatore della scuola fenomenologica. Ha fama di brillante filosofa.
Nel 1921 si converte al cattolicesimo, ricevendo il Battesimo nel 1922.
Insegna per otto anni a Speyer (dal 1923 al 1931). Nel 1932 viene chiamata
a insegnare all’Istituto pedagogico di Münster, in Westfalia, ma la sua
attività viene sospesa dopo circa un anno a causa delle leggi razziali.
Nel 1933, assecondando un desiderio lungamente accarezzato, entra come postulante
al Carmelo di Colonia. Assume il nome di suor Teresa Benedetta della Croce.
Il 2 agosto 1942 viene prelevata dalla Gestapo e deportata nel campo di
sterminio di Auschwitz-Birkenau dove il 9 agosto muore nella camera a gas.
Nel 1987 viene proclamata Beata, è canonizzata da Giovanni Paolo II l’11
ottobre 1998. Nel 1999 viene dichiarata, con S. Brigida di Svezia e S. Caterina
da Siena, Compatrona dell’Europa.
- Festa: 9 agosto
- Emblema: Palma
- Le vite dei santi sono tratte dal sito -
http://www.santiebeati.it/
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